Segnalo oggi un interessante articolo pubblicato da Il Post in merito ai rincari di gas ed energia elettrica che caratterizzano questo periodo.

Diversi fattori hanno contribuito all’aumento dei prezzi dell’energia osservato negli ultimi mesi. Dopo un periodo di sensibile rallentamento dovuto alla pandemia da coronavirus, le attività produttive hanno ripreso determinando un rapido aumento della domanda per le materie prime, difficili da reperire a causa di problemi di disponibilità e di trasporto. Questi problemi hanno interessato anche le materie prime con cui si produce la maggior parte dell’energia in Europa: il prezzo del petrolio è aumentato del 200 per cento dalla primavera del 2020, e quello del gas naturale del 30 per cento solo nel secondo trimestre del 2021.

In Italia il gas naturale è impiegato per produrre circa il 40 per cento dell’energia elettrica, di conseguenza un marcato aumento del suo prezzo si riflette sul costo dell’elettricità. L’Europa ha una forte dipendenza dalle forniture della Russia, che in questo periodo ha ridotto i flussi a vantaggio dei paesi asiatici. Alcuni problemi nei giacimenti del Mare del Nord hanno inoltre reso disponibili meno quantità di gas prodotto direttamente in Europa, e il progressivo esaurimento di uno dei più importanti giacimenti nei Paesi Bassi non sta aiutando.

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